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Terapie innovative nelle malattie neuroimmuniologiche: la Miastenia Gravis e la Neuromielite Ottica
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From: 06/03/2023
To: 13/04/2023
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Course description
Razionale Scientifico Negli ultimi anni, nelle malattie autoimmuni rare, lo sviluppo di nuove terapie farmacologiche può determinare una modifica dell’evoluzione clinica. La Miastenia Gravis è una malattia rara autoimmune che interessa la giunzione neuromuscolare. Caratterizzata da una presentazione clinica eterogenea, interessa più distretti muscolari, con fluttuazioni dei sintomi nell’arco della giornata. I sintomi spaziano da una semplice esauribilità della forza fino alla compromissione di tutta la muscolatura volontaria, compresa quella respiratoria, fonatoria, quella deputata alla masticazione e alla deglutizione. Senza un controllo efficace della malattia, i pazienti possono incorrere in gravi crisi che devono essere gestite in regime ospedaliero. Infatti, lo steroide e le terapie immunosoppressive ad oggi utilizzate non sempre sono efficaci nel controllo dei sintomi e possono condurre a complicanze anche gravi, se somministrate per lunghi periodi. Tra i vari meccanismi, l’inibizione dell’attivazione del complemento, l’incremento del turnover delle IgG, il blocco dei linfociti B19 e B20 e il sistema delle interleuchine costituiscono opzioni terapeutiche di nuovo interesse. Il disturbo dello spettro della neuromielite ottica è una malattia rara autoimmune che interessa il sistema nervoso centrale, caratterizzata da attacchi infiammatori recidivanti che interessano principalmente il nervo ottico e il midollo spinale. La patologia ha un alto potenziale disabilitante, potendo determinare già dall’esordio gravi deficit visivi, motori e respiratori. Le manifestazioni cliniche comprendono anche sintomi più rari e difficili da riconoscere. Mantenere un elevato sospetto in fase diagnostica è fondamentale per poterla riconoscere precocemente e differenziarla dalla sclerosi multipla, con cui in passato spesso era confusa. Anche in questo caso, è stato dimostrato che l’attivazione del sistema del complemento abbia un ruolo fondamentale nella patogenesi della NMOSD positiva agli anticorpi anti-AQP4, causando distruzione astrocitaria ed attivazione della cascata infiammatoria che determina gli attacchi acuti di malattia. Gli studi clinici dimostrano che eculizumab, inibitore della porzione terminale del complemento, sia altamente efficace nel ridurre le recidive di malattia in questi pazienti, consentendo un miglioramento della qualità di vita. Anche in questo caso l’incremento del turnover delle IgG, il blocco dei linfociti B19 e B20 e il sistema delle interleuchine costituiscono ulteriori opzioni terapeutiche di nuovo interesse. Le terapie innovative in queste patologie costituiscono quindi un argomento di grande interesse per il neurologo su cui è necessaria un’attività formativa e nuove conoscenze sull’argomento.
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Details
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Course type
ECM
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Available for:
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Educational context
Formazione residenziale classica (1-200 partecipanti)
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Responsabili Scientifici
Siciliano Gabriele
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Docenti
Nessun docente
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Course type